Che taglio diamo e di cosa parliamo!


Mi sono spesso imbattuta, come del resto tutti noi, in blog molto popolari sul web, dedicati ad un unico argomento trattato e sviscerato, attraverso molteplici articoli, in maniera specialistica e “scientifica”, spesso da persone che hanno fatto della loro passione il proprio mestiere. Nel mio caso, avendo una marea di interessi diversi, non è stato possibile approfondire tutto in maniera professionale e scientifica, perché tutto ciò avrebbe richiesto un notevole impegno in tempo e denaro che, moltiplicato per una decina di ambiti disciplinari, non avrei avuto modo in nessun caso di impiegare; perciò nella vita ho scelto soltanto una delle mie passioni, certamente molto combattuta, e l’ho portata a diventare il mio lavoro, ovvero l’archeologia. Dopo anni di esperienza pratica e teorica nel settore, per cui in alcuni momenti mi sono ritrovata a dover rinunciare a tutto il resto, questo sarebbe l’unico campo di cui potrei permettermi di parlare in articoli scientifici e approfonditi. Ma non avrebbe nessun senso su questa piattaforma, e vi spiego perché. A parte l’archeologia, a tutto il resto di cui mi interesso e di cui ho fatto esperienza nella mia vita ho avuto un approccio tutt’altro che specialistico, ed è proprio questo che vorrei mettere in comune qui. Non avrebbe senso creare uno spazio in cui condividere esperienze e inserire, di tanto in tanto, un articolo scientifico riguardante argomenti, credetemi, molto, molto complessi. Sarebbe da dedicarvi una piattaforma apposita con un taglio del genere, ma ce ne sono già migliaia sul web, e non è questo che cerco. Il filo conduttore che legherà gli svariati argomenti di questo blog sarà esclusivamente LA MIA ESPERIENZA con tutto ciò che mi appassiona, e che ho avuto modo di approfondire, per mia testardaggine, in maniera puramente amatoriale. Quello che desidero condividere sono quindi LE MIE CONOSCENZE, I MIEI SEGRETI E I MIEI CONSIGLI, derivati da anni di sperimentazione personale,NELLA PIENA CONSAPEVOLEZZA DI NON ESSERE UN’ESPERTA, ma semplicemente un’appassionata con esperienza, che ha ancora bisogno tantissimo di imparare e crescere! Questo spazio che desidero condividere vuole essere utile ad altri appassionati come me, magari anche in uno solo dei miei tanti interessi, che amano confrontarsi e mettere insieme esperienze diverse per costruire piano piano il loro personale percorso di crescita nella conoscenza di un ambito che li appassiona; certamente sarà utilissimo anche a me nel caso in cui passerà un esperto (uno vero!) che avrà qualcosa da consigliarmi, qualche errore da segnalarmi, o semplicemente un’esperienza da scambiare. Anche io, soprattutto io, come ho detto sopra, devo ancora imparare tanto!
La montagna è una delle mie più grandi passioni!

Tutto questo preambolo noiosissimo ok, ma alla fine di cosa si parlerà concretamente? Tra tutti i miei interessi ne ho scelti soltanto alcuni di cui discutere con articoli, prima di tutto per praticità, in secondo luogo per non creare una confusione enorme in un groviglio di argomenti in cui si fa già fatica così a trovare un filo conduttore … non ho intenzione di portare nessuno nella mia testa contorta, dove faccio già fatica io a capire qualcosa! Degli altri ambiti, non meno per me importanti, farò magari qualche accenno fotografico ogni tanto nella pagina face book dedicata al blog, così per mantenere il quadro completo senza annoiare nessuno. Potrò comunque fare delle eccezioni nel caso di richieste particolari.
Cominciamo! Che cosa  mi piace?
La fioritura di Castelluccio di Norcia... uno dei luoghi migliori per gustare la bellezza della natura

·         NATURA. Sembra effettivamente abbastanza banale … a chi non piace la natura? Penso che non esista persona con un briciolo di sensibilità che non la ami. Ma per me il discorso è più profondo. E sicuramente l’argomento è davvero troppo vasto. La natura, intesa come Creato, è una cosa che mi fa emozionare dal più profondo del cuore. Mi capita in continuazione di soffermarmi davanti ai piccoli e grandi prodigi che essa ci offre, che siano la struttura di una foglia o la perfezione di un fiore, fino ad arrivare alla magnificenza di una montagna o l’infinito numero di stelle di un cielo senza inquinamento luminoso, e di rimanere ogni volta a bocca aperta pensando a come ogni più minuscolo dettaglio abbia un suo posto preciso per creare quello spettacolo magnifico; cosa che sono fermamente convinta non sia casuale, ma ognuno qui è libero di pensare a suo modo. Parlare di natura è sicuramente troppo generale, anche se mi affascinano tutti i suoi aspetti; nella vita ho avuto modo di approfondire, aiutata anche dalle mie piccole compulsioni e ossessioni, alcuni aspetti particolari che ormai fanno parte della mia vita di tutti i giorni:
Fioritura extra-large di Epiphyllum "Pegasus", una cactacea epifita 

·         CACTOFILIA. Ossia la passione e il collezionismo e la coltivazione di piante grasse, cactacee e succulente. Un amore e una fissa, nati nell’ormai lontano 2007 quando ero ancora una teenager, ormai radicati nel mio essere, anche se magari non più così profondamente come un tempo. Dalla scoperta di questo mondo bellissimo sono trascorsi ormai più di dieci anni, in cui ho affrontato moltissimi problemi che mi hanno portato ad essere una coltivatrice abbastanza esperta e ad affinare le mie tecniche, capire quali fossero le piante più adatte al mio tipo di coltivazione , il tipo di vasi, substrati, concimazioni e così via. Questo è un argomento in cui mi sento abbastanza ferrata per dare consigli soprattutto ai neofiti che muovono i primi passi in questo mondo nuovo e affascinante. Ovviamente non coltivo tutto, per motivi di tempo e spazio, e soprattutto, dopo aver provato, ho dovuto abbandonare per adesso l’idea di coltivare generi più esigenti, che forse riprenderò in seguito nella mia vita quando ci saranno condizioni migliori per riprovare.
Le mie Cattleya a fioritura primaverile

·         ORCHIDOFILIA. Ossia la passione e il collezionismo e la coltivazione di orchidee. Questo è un mondo a cui mi sono accostata più di recente, da circa il 2010. Anche qui sto riscontrando problemi legati soprattutto al fatto di non possedere una serra umida, e sto muovendo ancora i primi passi nella coltivazione delle specie botaniche. Tuttavia penso di avere una buona esperienza con gli ibridi, che sono quelli a cui si accostano principalmente i neofiti anche in questo campo, essendo facilmente reperibili nei supermercati o nei garden non specializzati, e oggetto di regali per ricorrenze speciali. Anche qui sto piano piano capendo quali sono i tipi di piante che più si adattano alla coltivazione in casa e che mi stanno dando più soddisfazioni, con il buon proposito un giorno di tentare di costruirmi una serra umida in cui sfogare tutta la mia voglia di sperimentazione! Per adesso, sto sperimentando anche la coltivazione di orchidee in miniatura in una teca umida che posso tenere in camera, chiamata orchidario, che rappresenta un buon compromesso per chi non ha la possibilità di avere una serra ma vuole comunque cimentarsi nella coltivazione di qualche specie più ostica con un piccolo investimento economico, in casa propria!
Un fiordaliso nella piana di Castelluccio di Norcia

·         FIORI E PIANTE SPONTANEE. Ho sempre avuto una fissa con i fiori selvatici fin da piccola. Ogni volta che avevo la possibilità di andare in giro per campagne o montagne insieme ai miei genitori mi fermavo in continuazione per ammirare queste piccole meraviglie della natura, cercando di controllare l’irrefrenabile istinto di cogliere tutto quello che mi attirava, cosa che ho imparato con il tempo per amore della natura. Fin da quando avevo 11 anni sogno di realizzare un erbario fotografico di fiori di montagna, sia degli Appennini che delle Alpi, cosa che non ho mai smesso di pianificare e che un giorno, forse proprio su questo blog, potrà realizzarsi. Nel frattempo, con il sopraggiungere dell’orchidofilia, ho scoperto il mondo delle orchidee spontanee, e, con l’affinarsi delle mie nozioni in fotografia macro, ho iniziato seriamente a creare un archivio fotografico di fiori e piante spontanee di montagna e collina, sia della mia zona che dell’area delle Dolomiti della Val di Fassa, che per mia grandissima fortuna mi capita di frequentare ogni anno.
Le fragole che coltivo sul mio balcone

·         CAMPAGNA. Il mondo rurale ha sempre avuto su di me un fascino innato, complice il fatto che in famiglia possediamo dei terreni adibiti a coltivazione. Ho sempre sognato e sogno ancora di poter un giorno, con la mia futura famiglia, abitare in una villetta in campagna,con un giardino per le mie serre e un piccolo orticello. Ho avuto nella vita la fortuna di sperimentare che i frutti del proprio orto non hanno niente a che vedere con quelli che possiamo trovare al supermercato, e la mia passione per la coltivazione mi ha portato a provare in prima persona a piantare pomodori, meloni, fagiolini, zucchine e insalata già quando ero una bambina, ed è stata per me un’esperienza molto educativa che consiglierei a tutti i genitori di far fare ai propri figli. Ultimamente, la riorganizzazione di alcune terre ci sta portando ad avvicinarci ancora di più a questo mondo bellissimo, che ha un impatto molto positivo sul mio umore. Adoro cercare di vivere secondo i ritmi imposti dalle stagioni: l’autunno, con la raccolta dell’uva e delle olive e la produzione del primo vino e del primo olio; l’inverno, stagione in cui si potano e si trattano le piante da frutto per prepararle alla crescita successiva; la primavera, quando gli alberi da frutto fioriscono in un tripudio di bianco e rosa, e si piantano le prime fragole e gli ortaggi estivi; l’estate, la stagione più bella per me, in cui gli alberi portano frutto, ci sono gli ortaggi più buoni e si prepara il sugo tutti insieme per tutto l’anno.
Oltre alla natura, ci sono molte altre cose che fanno parte della mia vita quotidiana e in cui investo gran parte del mio tempo per rilassarmi e dedicarmi a me stessa:
Sessione fotografica all'alba a Passo Pordoi (Val di Fassa)

·         FOTOGRAFIA. Sembrerebbe questa una passione recente, ma in realtà scorrendo indietro negli anni anche questa inizia molto tempo fa. Da piccola, quando non esisteva il digitale, sprecavo interi rullini a fare foto ai fiori del giardino, irrimediabilmente tutte sfocate perché non sapevo nemmeno cosa fosse la distanza minima di messa a fuoco e non conoscevo l’esistenza della fotografia macro. Amavo comprare le macchinette usa e getta per fare le foto in gita scolastica. La scoperta del digitale non ha subito rivoluzionato il mio mondo, in quanto non ho mai posseduto una macchina fotografica mia fino al 2014, anno in cui per la mia prima laurea mio padre mi ha regalato la tanto agognata reflex. È stato allora che, grazie all’aiuto di un amico, mi si è aperto un mondo, in cui sto crescendo piano piano e sto cercando di ritagliarmi il mio spazio creando il mio stile personale. Ho scoperto di essere nata con un ottimo occhio fotografico, che mi aiuta a trovare l’inquadratura e la composizione più armoniosa per i miei soggetti, allenandolo sempre di più con lo studio delle fotografie dei più esperti. Ho scoperto di applicare automaticamente la regola dei terzi ancora prima di sapere che fosse una regola! L’installazione per caso di programmi di postproduzione e la scoperta del raw hanno fatto il resto. È questo l’ambito in cui forse devo crescere di più, perché riconosco di essere veramente una novellina. Ma quale migliore occasione di crescita se non il confronto?
Le mie zeppole

·         PASTICCERIA. Anche in questo caso, e penso di risultare noiosa, si tratta di una passione innata. Sono sempre stata una golosa, e quando ho scoperto che potevo farmi i dolci da mangiare da sola a casa mi si è aperto un altro mondo. La questione si è aggravata quando ho scoperto di essere portata, perché mi riuscivano al primo colpo anche ricette molto difficili senza attrezzature professionali. Certo di disastri ne ho combinati tanti, infatti più che una pasticcera sono una pasticciona! Su questo blog non ho intenzione di condividere ricette, perché ce ne sono già tanti che lo fanno e non vorrei essere ripetitiva. Prendo le mie ricette la gran parte delle volte da internet, ma più che altro per provarle: mi sono infatti accorta che ogni ricetta, adattata al tipo di ingredienti (c’è burro e burro, e non tutte le uova sono uguali) e all’attrezzatura che ciascuno ha in casa (per esempio io non ho una planetaria) deve essere approcciata in modo diverso; e che spesso molte ricette sono sbrigative, e tralasciano dettagli e trucchetti fondamentali per la buona riuscita e presentazione del piatto. Quello che voglio condividere qui è proprio questo: delle ricette che provo, ovviamente di quelle che riescono in maniera positiva e che mi piacciono, vorrei dare consigli, trucchi e segreti che mi hanno aiutato nella buona riuscita del dolce e che nella ricetta sono tralasciati, ad esempio la temperatura degli ingredienti, o l’aggiunta di gelatina nella crema pasticcera, che ormai per me è imprescindibile. Saranno contenti tutti gli amici che mi chiedono “come hai fatto?!”tutte le volte che vedono le foto dei miei dolci meglio riusciti!
Passaggio impegnativo sulla ferrata del Masarè

·         MONTAGNA. Potrebbe essere collegato al primo punto di questo (infinito) elenco, ma per me è diverso da un semplice amore per la natura, perché si fonde con un’altra passione che ho avuto fin da piccola, ovvero il movimento e lo sport. Nella vita ho provato praticamente di tutto, cambiavo sport ogni due anni. Ma la montagna, molto più che il mare, che pure amo, è sempre stata presente come attività e non mi ha mai stufato. Fin da quando avevo quattro anni ho imparato a sciare e a camminare anche per sentieri faticosi, e ho scoperto che mi piaceva moltissimo. In entrambe le attività ho cominciato a ricercare sempre di più l’adrenalina, risultando anche abbastanza spericolata, finché con la crescita ho imparato ad abbinare l’adrenalina ad una buona dose di prudenza, creando un connubio che funziona benissimo e mi soddisfa alla grande. In una giornata di sci posso sfogare tutto il mio desiderio di velocità, e l’aria che mi arriva sulla faccia e l’adrenalina che mi scorre nelle vene sono sensazioni impagabili. In una giornata di trekking posso godermi il panorama, allenare le gambe, e fare tutte le foto che voglio, sia al paesaggio che alle piante e agli animali selvatici. Con il tempo ho anche imparato a sperimentare nuove attività, come l’arrampicata, che adoro, prima in falesia e presto spero anche in altura, le ciaspole, le vie ferrate (altra cosa che amo, soprattutto se difficili e impegnative) e spero presto anche lo sci alpinismo. Nella vita ho avuto l’occasione di viaggiare molto verso il nord Italia, e di abitare in una zona vicinissima agli Appennini, cosicché posso scappare dalla città ogni volta che voglio. Potrei riportare su questo blog alcune esperienze vissute sulle mie montagne, tra Monti Sibillini, Monti della Laga e Dolomiti, cercando di fare un po’ di pubblicità ai luoghi magici della mia terra, che dopo il devastante terremoto del 2016, ha bisogno di rinascere anche in questo modo!

Questo è, insomma, quello di cui ho intenzione di parlare in questo blog, sperando di non risultare troppo dispersiva. Ma non è finita qui! Come ho accennato all’inizio, ci sono altre passioni che mi contraddistinguono in maniera profonda da sempre, ma di cui non ho intenzione di trattare per diversi motivi, che spiegherò in seguito:
In una tomba etrusca a Tarquinia durante una gita universitaria

·         ARCHEOLOGIA. Il mio lavoro. Ho già spiegato perché non parlarne, ma non è escluso che non salti fuori qualche articolo leggero su qualche luogo antico che avrò l’occasione di visitare in futuro, sempre che riservi qualche curiosità interessante; se qualcuno frequenta questo blog, sono sicura che non ha intenzione di annoiarsi con articoli scientifici, sennò sarebbe da qualche altra parte! Fin da quando ero piccola mi sono accorta di emozionarmi di fronte ad oggetti ed edifici antichissimi, soprattutto quelli che facevano parte della storia dell’Italia romana e della Grecia antica. Ho preso quindi la decisione di fare l’archeologa, di saperne sempre di più e di voler contribuire al sapere futuro su questo mondo bellissimo degli antichi, e ho preso due lauree specifiche sull’argomento all’università di Roma. Nonostante sia un mondo difficile, e fare ricerca attualmente non è la mia prima scelta (ormai si sarà capito che preferisco stare all’aria aperta piuttosto che chiusa in una biblioteca al computer!), ho avuto più volte conferma che è la strada giusta per me e continuerò a seguirla, sperando un giorno di poter fare quello che sogno davvero, ovvero lavorare nei cantieri a stretto contatto con la terra!
Il mio primo shooting a Castelluccio

·         DANZA CLASSICA. Sono una ballerina, ma relativamente da poco. Questa non è una cosa con cui sono nata, ma è stata una bellissima scoperta degli anni della mia adolescenza, che ora non vorrei mai più lasciare. Nella sfrenata ricerca di uno sport che mi soddisfacesse, mi sono imbattuta, grazie a mia sorella e un’amica che la praticavano, nella danza classica, e me ne sono innamorata. Avevo 15 anni e un fisico asciutto ma molto muscoloso, perciò all’inizio lasciai perdere. Ma quello che all’inizio era stata una specie di infatuazione divenne ben presto un’ossessione da cui non riuscivo a liberarmi; pensavo che mi sarei liberata solo provando, per cui a 16 anni sono andata nella scuola di mia sorella, dove un’insegnante, che è ancora la mia maestra a quasi 27 anni, mi ha accolto e ha creduto in me. Invece di liberarmi, è nato un vero amore. Dopo tre anni mi sono fermata per andare all’università, e credevo sarebbe stato un addio. Ma quella passione in me non era morta. Dopo cinque anni, a 24, ho ripreso con più passione di prima. Nonostante i combattimenti interiori perché non ho l’età, il fisico giusto, la rotazione delle anche, la flessibilità, faccio ogni giorno del mio meglio sia dal punto di vista fisico che da quello emotivo (perché la danza è interpretazione e tecnica) per migliorarmi sempre di più, cercando di non dimenticarmi mai di divertirmi; e ringrazio chi ha inventato i corsi per adulti, perché non voglio smettere mai!

·         MUSICA. La passione per la danza è sicuramente frutto di una commistione tra amore per l’arte, per il movimento e per la musica. C’è sempre rumore nella mia testa, che sia una canzone o un qualche jingle sentito alla radio o uno spezzone di suoneria di qualcuno che si ripetono all’infinito in loop. Fin da piccola, come per tutto, ho voluto provare con mano e mi sono iscritta a un corso di tastiera elettronica, che ho continuato fino al 19 anni, imparando a suonicchiare anche pezzi abbastanza complessi al pianoforte. Nel frattempo ho imparato a suonare anche la chitarra, in maniera base, con risultati poco soddisfacenti … La musica classica è sempre stata tra le mie preferite fin da quando uscì Fantasia della Disney, che divenne il mio cartone preferito; così sono cresciuta con lo schiaccianoci di Tchaikovsky nelle orecchie, e quando ho iniziato danza il cerchio si è praticamente chiuso. Ma se la musica e la danza classica rappresentano la mia parte razionale, c’è una parte selvaggia di me che ho scoperto soltanto a 20 anni quando mi sono innamorata dell’hard rock. È stato un amore non a prima vista, ma piano piano quel mondo fatto di eccessi e sonorità fuori controllo, tutt’altro che razionali (anche se c’è moltissima razionalità nella musica, a partire dal fatto che è matematica!) mi ha letteralmente conquistato. I concerti dei Rolling Stones, degli AC/DC (mio gruppo preferito) e dei Guns’n’Roses sono stati tra i giorni più belli della mia vita. E non passo un momento al computer senza mettere una playlist dei Foo Fighters o dei Red Hot Chili Peppers. Anche imparare a suonare la chitarra elettrica è ovviamente, se avete capito come sono fatta, un work in progress, e spero di avere presto tempo per prendere lezioni.
Uno dei miei ultimi lavori

·         RICAMO. Ci mancava solo questo! Penso che l’amore per il punto croce sia un’altra espressione della mia forte razionalità, perché non c’è tecnica più razionale. Ho imparato a ricamare quando avevo otto anni, o forse anche prima, ma il punto croce, con cui posso praticamente dipingere su tela, è stato amore a prima vista. Il fatto di aver imparato con una tecnica particolare, che lascia il retro praticamente “pulito”, fatto solo di linee verticali, mi ha stregato particolarmente, perché ho visto subito che riuscivo a creare i giusti percorsi e a fare i giusti ragionamenti da subito in maniera automatica, e mi risultava semplice ciò che era molto complesso. Ad oggi è l’attività che pratico di meno, perché fare un quadro sul lino richiede davvero molto tempo (e molta vista!), ma sono davvero contenta quando uno dei miei lavori viene talmente apprezzato da riuscire addirittura a venderlo. Guadagno qualcosa e, nel frattempo, mi rilasso e mi diverto.

Se togliamo la mia passione per i gatti, su cui ho studiato veramente di tutto prima che arrivasse a casa il mio piccolo amore felino e mio fedele assistente in tutto quello che faccio, Tupino, sono finita qui. Chissà che magari, avendo praticamente tutta la vita davanti e sapendo come sono fatta, un giorno io non scopra qualcos’altro che mi faccia battere il cuore …
Il mio gattone Augusto

Commenti

  1. complimenti per il blog, per le infinite passioni e competenze, ed in modo particolare per le foto!!

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