Conosciamo le orchidee: le più diffuse in commercio


Quest’anno purtroppo ho trascorso il mio compleanno in un modo che non avrei assolutamente voluto, per cause di forza maggiore. Per fortuna, mentre eravamo in vacanza in Trentino, in un giorno di pioggia ho pensato di chiedere ai miei genitori di portarmi a visitare le serre di Raffeiner Orchideenwelt vicino Bolzano, come regalo di compleanno.  Sono stata molto emozionata di poter vedere dal vivo orchidee rare che avevo potuto vedere solamente in foto, alcune anche fiorite. 
Purtroppo l’estate non è la stagione migliore per poter ammirare  una serra di orchidee fiorita. Certo, moltissimi ibridi forzati in serra erano fioriti, ma a me interessavano di più le specie botaniche e di fiori ne ho visti purtroppo pochi. 
Selfie con una Vanda ibrida da Raffeiner!
Anche nel reparto vendita avrei volentieri comprato una pianta botanica (cioè tra le specie che si trovano in natura e non create dall’uomo con incroci), ma c’erano solo pochi ibridi. Mi hanno regalato per il mio compleanno una piantona di Cattleya “Alma Wickmann”, tutto sommato una bellissima pianta e un bellissimo ibrido.
La mia Cattleya Alma Wickmann all'acquisto
Nella serra ho scattato tantissime fotografie, un po’ con la reflex e un po’ con il telefono. C’erano davvero tantissime varietà di orchidee, di cui molte botaniche rare da trovare in commercio se non presso i rivenditori specializzati. Rivedendo le foto pochi giorni fa, ho pensato che sarebbero state utilissime per presentare sul blog alcune varietà di orchidee, dalle più conosciute alle meno note e più rare. Magari attraverso questo articolo riuscirete a dare un nome alla pianta che vi hanno regalato per il compleanno e che giace sperduta in qualche angolo della vostra casa, oppure scoprirete l’esistenza di fiori stranissimi che non sembrano neanche fiori, come quelli profumatissimi delle Stanophea!

Quindi cominciamo dalle piante più note, di quelle che si trovano a volte anche nei supermercati e nei grandi magazzini. Vengono riprodotte soprattutto in Olanda in quantità massicce per poi essere vendute a poco prezzo mentre sono in fiore e purtroppo buttate una volta sfiorite se non vendute. Pochi negozi svendono o regalano le orchidee ormai sfiorite ad alcuni buoni Samaritani che vogliono salvarle e prendersene cura. Ho attraversato quella fase e mi sono riempita di queste piante, soprattutto per imparare a coltivare orchidee a partire da quelle più semplici. Sulla coltivazione delle specie più commerciali farò poi a partire da questa primavera degli articoli specifici!

Una serra di Phalaenopsis fiorite presso un produttore (immagine presa dal web)
Phalaenopsis
Sono le orchidee più conosciute e vendute in assoluto. Tutti i collezionisti cominciano a coltivare dalle Phalaenopsis (letto “falenopsis”), perché sono le classiche piante che si regalano quando non si sa cosa regalare. Io stessa ho cominciato a coltivare le orchidee a caso a partire da una Phalaenopsis che avevano regalato a mia madre penso ormai 10 anni fa per l’apertura del suo negozio. Tutte le Phalaenopsis che si trovano in commercio nei supermercati e affini sono ibridi ottenuti dall’uomo. Esistono varietà con fiori di tantissime sfumature diverse, solitamente sul viola/rosa o bianco, più raramente giallo, con macchie, puntini, striature, il labello coordinato o a contrasto. Da Raffeiner, che è un produttore, ce ne erano tantissime, tra l’altro di un colore insolito e che non ho mai trovato in commercio, l’arancio.
Phalaenopsis ibride da Raffeiner
In seguito metto qualche foto delle mie Phalaenopsis, per farvi vedere alcune varietà. Io possiedo solo ibridi, tutti regali tranne uno, una Phalaenopsis mini che ho montato su zattera per testare il mio nuovo orchidario. Perché mini? Perché le Phalaenopsis possono avere diverse dimensioni, ce ne sono di grandi (ne ho una che ha una larghezza di mezzo metro!), di medie e di piccole, alcune davvero piccolissime (la mia mini è larga 10 cm!). Sono dei soprammobili ideali, l’importante è garantire loro poche accortezze per farle sopravvivere e rifiorire. E quando vi rifioriranno… vi sentirete talmente forti che ne vorrete altre!
La mia prima Phalaenopsis, oggi non c'è più per un errore di mio padre...
I fiori di alcune mie Phalaenopsis fotografati nella primavera 2017
Una Phalaenopsis botanica/ibrido primario da Raffeiner
Una Phalaenopsis botanica/ibrido primario da Raffeiner
La mia P. botanica preferita, Phalaenopsis bellina! (dal web)


Cymbidium
Anche il Cymbidium è un'orchidea che si trova spesso nei supermercati, nei garden e nei vivai. Le vendono molto grandi, perciò è difficile che fiorite ve le vendano a meno di 20 euro. A differenza delle Phalaenopsis, che vivono ancorate agli alberi, i Cymbidium sono orchidee terricole, ovvero vivono in terra come la maggior parte delle piante. Sono diversissimi dalle Phalaenopsis: hanno delle lunghe foglie sottili che partono da una sorta di bulbo. I fiori sono molto appariscenti e si vendono anche recisi con il gambo entro fialette piene d'acqua. Anche i Cymbidium che si trovano in commercio presso i grandi rivenditori sono ibridi e ne esistono tantissime varietà, dai più banali (bianchi, gialli, verdi. rosa, arancio) ai più rari e costosi (anche costosissimi), come il famoso "Kiwi Midnight", dai fiori quasi neri. Ce ne sono di varie dimensioni: i classici ibridi sono piante che diventano molto grandi, mentre più ridotti sono i cosiddetti "Cascade", dalle infiorescenze pendenti e fiori più piccoli. I Cymbidium botanici vivono in Asia e hanno dei fiori molto meno appariscenti ma più particolari degli ibridi riprodotti in Europa. Da Raffeiner ce n'era uno bellissimo fiorito, probabilmente un ibrido primario. Io possiedo quattro di queste piante, due a fiore verde, una a fiore giallo e un cascade a fiore bianco, "l'Ice Cascade".
I miei Cymbidium a fiore verde
Il mio Cymbidium "Ice Cascade" con le sue infiorescenze pendule
Fiori di Cymbidium ibridi (dal web)
Bellissimo Cymbidium (forse un ibrido di C. erythrostylum) da Raffeiner
Bellissimo Cymbidium (forse un ibrido di C. erythrostylum) da Raffeiner
Vanda
Le Vanda sono tra le orchidee più belle. Soprattutto per chi adora i fiori blu grandi e appariscenti, esiste un ibrido stupendo di questa orchidea dai fiori azzurro/violaceo. Le Vanda sono orchidee con foglie a ventaglio e lunghe radici aeree che vivono sugli alberi, pertanto si coltivano in cestelli appesi, con le lunghe radici pendenti. Le si trovano frequentemente nei vivai in lunghi vasi di vetro, delle bruttissime confezioni regalo/tombe, perché se coltivate lì dentro le si condanna a morte certa. Non costano poco anzi, non le ho mai trovate sotto i 30 euro. Sono di una bellezza disarmante, che è un'arma a doppio taglio perché spinge le persone anche più inesperte a comprarle non sapendo che la loro coltivazione in casa è piuttosto complessa. Prima di tutto vanno appese, sono ingombranti perché tra le radici e la pianta sono lunghe anche più di 1 metro, devono essere messe in una posizione luminosissima con alcune ore di sole diretto. Bisogna garantirgli un'umidità molto alta, che non è presente nelle nostre case, quindi si è costretti a spruzzare le radici in continuazione e a fare il bagno all'apparato radicale almeno una volta al giorno. E' questo il motivo per cui non avrò mai una Vanda, anche se mi piacciono tantissimo: sono piante che secondo me schiavizzano. Finché vorrò fare la pendolare per lavorare oppure farmi le mie vacanze lontano da casa per anche 15 giorni non potrò mai tenerne una, se non portandomela in vacanza... il che è impossibile. Perciò, io vi metto le foto, ma non vi innamorate: sono piante che richiedono moltissime attenzioni e marciscono molto facilmente se non gli si dà quello che vogliono!
Esemplare di Vanda a fiore bianco da Raffeiner

Il famoso ibrido di Vanda a fiore viola da Raffeiner
Vanda coerulea, la botanica da cui deriva l'ibrido viola, sempre da Raffeiner

Cambria
Ci riferiamo al nome Cambria quando parliamo di ibridi complessi di Oncidium, Odontoglossum, Brassia, Miltonia, Miltoniopsis e altre piante creati dall'uomo e non presenti in natura. Moltissimi di questi ibridi sono commercializzati comunemente nei grandi magazzini sotto questo nome. Sono piante di facile coltivazione, L'unica accortezza è di garantire un substrato che trattenga umidità e che sia ben aerato, perché hanno bisogno di rimanere sempre umide ma hanno radici sottili che marciscono facilmente. Da Raffeiner ce n'erano interi prati fioriti, uno spettacolo per gli occhi. Non amo molto queste piante, diciamo che sono state il mio secondo step dopo le Phalaenopsis ibride per imparare a coltivare. Il loro nome generico racchiude in se' altri nomi più puntuali che si riferiscono al tipo di incrocio effettuato per ottenere quella varietà, come Odontonia, Odontioda, Onchostele, Brassidium, Miltassia, Aliceara, Oncidiopsis, Beallara, Wilsonara ecc... Vi mostro alcune foto! In commercio le trovate molto facilmente anche al supermercato.
La mia Aliceara, comprata in un grande magazzino

Oncidium "Sweet Sugar" da Raffeiner
Brassidium da Raffeiner
Il mio Brassidium
Una "Cambria" da Raffeiner
Ibridi di Miltonia da Raffeiner

Miltonia "Sunset"
"Cambria" da Raffeiner

Ibridi di Miltonia da Raffeiner

Brassia (detta anche Orchidea ragno)
Odontonia da Raffeiner

Dendrobium
Definire un'orchidea soltanto come "Dendrobium" è alquanto riduttivo, dal momento che questo genere racchiude centinaia di specie dalle esigenze di coltivazione più diverse tra loro, divise in sottogruppi. Si tratta in ogni caso di orchidee asiatiche, che variano da coltivazione facile a molto difficile. I Dendrobium che si trovano più facilmente in commercio sono ibridi di D. phalaenopsis o bigibbum, ibridi di D. nobile (detta anche orchidea bambù) e il D. kingianum, che non conosco (molto raro però nei grandi magazzini). Sono piante con cui inizialmente ho avuto una difficoltà immensa: mi morivano sempre. Ho imparato a familiarizzare con loro con calma e adesso ne ho due: un ibrido simile al nobile chiamato D. Meinen Hebamme e uno simile al phalaenopsis chiamato D. Polar Fire. Ho aggiunto alla famiglia anche due piccoli Dendrobium botanici, un D. pierardii e un D. aggregatum in via di ripresa. Tutti i miei Dendrobium, tranne il Polar Fire, hanno bisogno di un riposo fresco e asciutto in inverno per poter fiorire, con solo qualche spruzzatura. Da Raffeiner purtroppo ce ne erano pochissimi fioriti, perché non era la stagione giusta.

D. nobile che si trova in natura (dal web)

Classico esempio di D. nobile ibrido (dal web)

Il mio D. phalaenopsis ibrido (D. Polar Fire), in fioritura adesso
Il mio D. Meinen Hebamme l'anno scorso
Il mio D. pierardii l'anno scorso. Ora sta mettendo i boccioli
Miltoniopsis
Ecco un'altra pianta diffusa in commercio; la si può tranquillamente trovare anche al supermercato. Naturalmente quelli che vengono commercializzati sono sempre ibridi creati dall'uomo e non hanno nulla a che vedere con le Miltoniopsis botaniche; come del resto, Miltonia di cui abbiamo parlato prima e Miltoniopsis non sono la stessa cosa, e spesso nei cartellini di questi ibridi le due piante vengono confuse! Attrae tantissimo i neofiti per i suoi fiori grandi, particolari e profumatissimi: se non ci fosse scritto, nessun inesperto capirebbe che si tratta di un'orchidea. Da Raffeiner non ne ho vista nessuna fiorita. Ne ho una, comprata con incoscienza, a fiore viola. Non è una pianta banale: vuole temperature fresche e soffre tantissimo il caldo; luce né poca né troppa (assolutamente non diretta, io la espongo a nord); ha delle radici sensibilissime ai marciumi ma allo stesso tempo vuole stare sempre bagnata. Riesco a farla sopravvivere da cinque anni non so come in bark fino, ma ha fiorito una volta sola in maniera stentata e poi nulla... non mi piace nemmeno come pianta. Insomma, pensateci due volte prima di comprarne una, è una bella sfida per pollici verdi!

Una pianta di Miltoniopsis ibrida (dal web)

Una Miltoniopsis ibrida uguale alla mia (dal web)
Cattleya, la regina delle orchidee
Dulcis in fundo le mie orchidee preferite, le Cattleya. Sono le orchidee per eccellenza. Meno commerciali di Phalaenopsis, Cymbidium e Dendrobium nobile ibridi, sono di diverse dimensioni sia di piante che di fiori e sono commercializzate in una varietà di ibridi sconfinata e in continuo aggiornamento. Si trovano praticamente di tutti i colori tranne il blu: gli si avvicinano molto alcune forme dette "cerulee", che sono state utilizzate per ottenere degli ibridi sul lilla/violetto, che io adoro. Gli incroci con generi affini come Laelia, Epidendrum e Sophronitis hanno contribuito ad allargare ancora di più la vastità di ibridi di Cattleya in circolazione. Con una buona dose di fortuna si possono trovare nei vivai più forniti, nei grandi magazzini e negozi per la casa gli ibridi più commercializzati. Ne ho una ventina di ibridi, dai più comuni ai più rari e premiati tra cui la C. Alma Wickmann che vi ho mostrato all'inizio del post. Da Raffeiner ce n'erano davvero tantissime! Dedicherò diversi post a questo genere soltanto, anche per farvi vedere le forme botaniche che sono diversissime dagli ibridi e hanno un fascino in più! Restate connessi!!
Cattleya ibrida da Raffeiner

Cattleya ibrida da Raffeiner

Cattleya ibrida da Raffeiner

Cattleya ibrida da Raffeiner
Cattleya ibride tra le più comuni dalla mia collezione

Zygopetalum
Pianta molto particolare per i suoi fiori, che hanno macchie e sfumature tra il viola scuro, il verde chiaro e il nero. I fiori sono molto profumati e si trova con un po' di fortuna anche nei supermercati, ma solo in casi molto rari... io l'ho visto solamente alle mostre mercato di piante, non per forza dedicate esclusivamente alle orchidee. E' un'orchidea adatta ai neofiti, molto simile alle Cambria. Io non ne ho nemmeno una perché, a dispetto del loro colore fantastico, non mi piacciono! Mi piacciono molto invece degli ibridi di Zygopetalum, le Zygonisia e i Propetalum, che si trovano solo nei vivai specializzati (e non in tutti); le prime hanno dei fiori grandi che sembrano ceramiche dipinte, i secondi dei fiori particolarissimi gialli con i puntini marroni.
Zygopetalum da Raffeiner

Zygopetalum da Raffeiner

Propetalum da Raffeiner
Zygonisia Cynosure (da Pinterest). Un giorno la avrò!
Paphiopedilum
I Paphiopedilum, detti dagli orchidofili Paphio, sono delle orchidee molto particolari per il loro labello concavo, che assomiglia a una scarpetta (da qui il nome "scarpetta di Venere"). Si trovano comunemente nei vivai più forniti come le Vanda, mi è capitato spesso di trovarne alcuni esemplari. Sono orchidee terricole come i Cymbidium, perciò vivono in terra e non sugli alberi come la maggior parte delle loro cugine. Sono tra le orchidee più amate anche dai neofiti. Io non so cosa ci trovino, perché le vedo proprio brutte, infatti non ne ho nemmeno una! Ve le presento comunque qui, ma non approfondirò in seguito la loro conoscenza perché non le coltivo.
Paphiopedilum "Pinocchio", uno degli ibridi più richiesti (credits Patrick Daniel Ipsa)

Paphoipedilum facilmente reperibili in commercio
Paphiopedilum da Raffeiner



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